Ci sentiamo poi - Moder

Come passare al meglio questo periodo di reclusione? Ovviamente ascoltando del buon rap! Nonostante le restrizioni continuino ad inasprirsi e noi di Dislife restiamo impossibilitati a pubblicare i nostri foto report di graffiti, vi vogliamo deliziare con una recensione di un lavoro a dir poco strepitoso. Il nuovo album di Moder, il sottovalutato per eccellenza, che ha sfornato una vera bomba dal titolo” CI SENTIAMO POI”.

Ma facciamo una breve introduzione sul personaggio di Moder.

Moder nasce nel 1983 a Ravenna, si avvicina alla scena rap in giovane età, nel 2001 pubblica un suo primo EP “ Diari” e negli anni a seguire, assieme a Penombra, Tesua, Polly, Dj Mustafuck e DJ Nada forma il gruppo “ Il lato oscuro della costa” che uscirà nel 2003 con il disco “ Il promo”.

Nel 2006 il gruppo pubblica “ Artificoius” progetto che include molti featuring con grandi nomi della scena italiana. Nel 2010 il gruppo esce con “ Amore, morte, rivoluzione” e negli anni a seguire i vari membri della crew si dedicheranno a sviluppare progetti musicali da solisti.

Nel 2011 Moder pubblica il mixtape “ Niente da dirti” che fungerà da rampa di lancio per l'ep

“Sottovalutato”, disco che esce con l'intenzione di riunire artisti talentuosi e poco conosciuti in un progetto in evoluzione continua. Moder partecipa a diversi featuring e live per l'Italia mentre lavora ad un nuovo disco che vedrà la luce nel 2016.

“ 8 dicembre” esce sotto l'etichetta Glory Hole Record e lascia a bocca aperta tanti ascoltatori; risulta un disco completo e maturo dalle tematiche forti e personali, forse troppo per riuscire a fare il salto dalla scena underground ad un pubblico più amplio.

Moder non si da per vinto, il 3 marzo 2020 esce “ Ci sentiamo poi” album con il quale riconferma le sue incredibili doti da scrittore, senza tralasciare una lirica innovativa e una sonorità moderna e variegata. “ Ci sentiamo poi” racchiude l'immagine ,a tutto tondo, di un'artista dalla personalità complessa ed eclettica, un maestro della scrittura che si esprime in chiave poetica, con una spiccata capacità analitica di se stesso e della realtà che lo circonda. Le tematiche affrontate restano molto personali delineando il vissuto dell'artista tra difficoltà, amicizie, famiglia, gioie ed insoddisfazioni e tante storie di vita che fungono da specchio per l'ascoltatore, che potrà rivedersi in dinamiche comuni a molti giovani talentuosi ed introspettivi. Traccia dopo traccia esploriamo sempre di più il mondo e la vita di Moder: grazie ad un rap narrativo egli si mette a nudo dinanzi all'ascoltatore mostrando ogni sfaccettatura del proprio essere tramite immagini e story-telling. Vengono messe in mostra le sue abilità e passioni e ascoltandolo è inevitabile notare l'ispirazione letteraria e la grande mole culturale che si nasconde dietro a questo artista, che a parer mio è passato inosservato per troppi anni. Dall'analisi dei testi emerge un'autocritica sincera, in cui egli affronta disagi irrisolti, tra cui dinamiche sentimentali distruttive, problematiche legate all'alcol e alla propria personalità.

Il disco dal punto di vista letterario, espressivo e concettuale è una bomba anche se per alcuni forse potrà risultare un tantino pesante a livello emozionale.

Liricamente possiamo notare un salto di qualità, Moder - metricamente un mostro negli incastri - si cimenta in ritornelli cantati e melodici, riuscendo a dare un'espressività nuova alle tracce, mettendo in risalto le sue doti canore e rendendo più completo ed attuale l'intero disco.

Le collaborazioni liriche rispecchiano lo stile dell'album, troviamo Murubutuu nella traccia story-telling “La musa insolente”, Claver Gold e StephKill in “ Bimbi sperduti”. Troviamo un ritornello reggea cantato da Forelock in “ 10,9,8” e un'altro refrè lyrics intonato da Alex Ferro in “Frantumato”.

Nella prima traccia “ Preferirei di no”possiamo goderci gli scratch di DJ 5L.

L'intero progetto è prodotto da Moder in collaborazione con Duna. I due hanno cercato di trovare una musicalità completa che trascendesse dal classico rap ma non andasse a finire nella monotonia del sound moderno per questo sono state introdotte tracce con sonorità tra le più varie e scelti produttori differenti tra cui KD-one, il Tenente, DJ West e Badnews.

Nel complesso un album completo e massivo, 16 tracce che confermano come un'artista undeground dall'innegabile talento, possa riuscire a trovare consenso e riconoscimento restando fedele alla propria linea.